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[Azionerrore #8] Il Console Onorario (The Honorary Consul, 1983)

Regia: John Mackenzie Soggetto: Graham Geene Sceneggiatura: Christopher Hampton Produttore: Norma Heyman, Richard F. Dalton (associato) Casa di produzione: World Film Services, Parsons & Whittemore Lyddon LTD, Estudios Churubusco Azteca S.A. Paese di produzione: Regno Unito Distribuzione: Paramount Pictures, Fox-Rank Coreografie: Buddy Joe Hooker Fotografia: Phil Meheux Montaggio: Stuart Baird Musiche: Stanley Myers Trucco: Nick Dudman, Tony Lloyd, Mike Lockley (parrucchiere) --- Data di rilascio negli USA: 30 settembre 1983 Data di rilascio nello UK: 6 dicembre 1983

Oltre il limite? Sì, qui abbiamo superato anche i limiti dell'incomprensibilità! Ma prima di eruttare contro il film, è necessario dire che John Mackenzie era un volto noto nel cinema anglo-americano: inizia a lavorare come assistente alla regia di Ken Loach nel quarto episodio della terza stagione di "The Wednesday Play" del 1965, intitolato "Up the Junction". Dopo il "Cathy Come Home" dell'anno seguente, inizia a intraprendere la strada di Loach, dirigendo episodi per "The Jazz Age" e per "ITV Saturday Night Theatre". Riesce ad emergere nel 1969 con il film per la televisione "There is Also Tomorrow", e riesce a divenire indipendente dopo l'enorme successo di "A Sense of Freedom" (1979). Con l'arrivo di "The Long Good Friday" (1980) si trasferisce negli USA e gira altri capolavori come "The Fourth Protocol" (1987) e "Ruby" (1992), per poi tornare nello UK intorno al 1993. Lascia il mondo del cinema nel 2003 con "Quicksand" e passa a miglior vita nel 2011 all'età di 83 anni.

Il dottore Eduardo Plarr (Richard Gere), metà inglese e metà latinoamericano, è talmente indaffarato nel suo mestiere che incontra per puro caso il perennemente ubriaco Charley Fortnum (Michael Caine) e la prostituta Clara (Elpidia Carrillo), dove attirerà il cuore di Plarr... ma finirà nelle mani di Charley. Siccome non bastava la repressione dell'esercito paraguaiano nei confronti dei loro oppositori, si aggiungerà un gruppo di amici che vuole a tutti i costi rapire l'ambasciatore americano per portare alla fine della dittatura in Paraguay. Purtroppo rapiscono Charley e la situazione si complicherà ulteriormente...

Insapore. Il primo tempo è colmo del nulla cosmico che pervade la pellicola, cercando di mantenere la nostra attenzione sul triangolo amoroso di Elpidia; nel secondo accade finalmente qualcosa ed ingrana la marcia sul genere di guerra ed effettua ciò che doveva fare sin dall'inizio, farci capire che il clima della nazione era irrespirabile. Ma in questo caso è il film che ha bisogno di ossigeno... soprattutto nella sceneggiatura. Dove la fotografia fa' un ottimo lavoro nel finale, con la pioggia scrosciante sull'indifferenza dell'esercito e sulla notte tenebrosa all'inizio, con un montaggio che lascia a desiderare. Musiche per nulla fastidiose, ma capaci di dare il timbro cupo e pensieroso al film. Alla fine, la domanda è spontanea: ma il film stesso dove è finito, per tutta la sua durata? Non si è fatto vedere per la vergogna? Oppure perché il tutto è un'impalcatura che copre il messaggio di base?


Mi dispiace che una leggenda come Caine sia finita in questa sgradevole parentesi di Mackenzie, ma alla fine passerà al culto per le bottiglie di whisky che si è sgolato tranquillamente nel covo dei rivoltosi... Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del sito!



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