La Settima Arte e la Preistoria- Il Mondo Perduto(1925)-
- Kyle Il Fantasma del Sottobosco
- 29 giu
- Tempo di lettura: 4 min


Benvenuti o come sempre, ben ritrovati nel caso torniate qui ancora affamati di settima arte, questa puntata sarà l'ultima prima della pausa estiva, la normale "programmazione" tornerà verso agosto, dopotutti hanno bisogno di una vacanza ogni tanto no?
Dunque, per l'appuntamento di oggi de l'Angolo del Perduto, ho pensato ad un argomento che mi sta molto a cuore e si tratta del mio secondo romanzo preferito di tutti i tempi, ovvero Il Mondo Perduto(di Conan Doyle, anche se pure quello di Crichton merita a mio avviso), dunque, senza perderci in indugi vari come nostro solito, direi di passare subito all'argomento di oggi...
Ammettiamolo chiaramente, se si pensa al cinema e ai dinosauri, lo spettatore medio pensa subito a Jurassic Park, lo spettatore che ne conosce di più penserà invece a "Il Mondo Perduto" storico film del 1925 e primo vero adattamento dell'omonimo romanzo pubblicato nel 1912, scritto da Conan Doyle(sì, il "papà" del celebre Holmes), il romanzo divenuto col tempo un cult assoluto tanto da dare il nome ad un intero genere, appunto Lost World-mondo perduto, ovvero quei romanzi(ma anche film o fumetti e così via) in cui si narra di un mondo dimenticato dal tempo, in cui molto spesso esistono ancora creature che oggigiorno sono estinte.
Il Mondo Perduto-Il Romanzo

Lo scrittore Arthur Conan Doyle(1859-1930) è sicuramente e universalmente conosciuto per aver ideato e quindi scritto le avventure del celebre detective di Baker Street Sherlock Holmes, il suo personaggio più famoso, Holmes è un detective razionale e deduttivo, ovvero l'opposto di un altro celebre personaggio nato dalla penna di Conan Doyle, il professor George Challenger, descritto come burbero e poco incline alla deduzione, il personaggio ha debuttato per la prima volta nel 1912 nel romanzo "The Lost World", dapprima pubblicato a puntate sulla celebre rivista "The Strand" e successivamente raccolto in volume completo, il romanzo sarebbe arrivato anche in Italia un anno dopo con il titolo de "Un Mondo Perduto" pubblicato a puntate su La Domenica del Corriere e sempre con il medesimo titolo in forma di volume nel 1920.

La storia narra le vicenze del giornalista Edward "Ed" Malone e della sua straordinario avventura in un altopiano popolato da dinosauri e altre creature preistoriche, fra cui addirittura uomini scimmia e una comunità di uomini delle caverne.
Malone non sarà da solo, con lui il celebre e burbero professor George Challenger, il pittoresto rivale di Challenger, il professor Summerlee(di cui non viene mai rivelato il nome per esteso, ma che in diversi adattamenti viene chiamato Arthur C. Summerlee), a chiudere il gruppo troviamo lo sport-man e cacciatore John Roxton.
Seppur il Mondo Perduto non sia il primo romanzo avente per "protagonisti"(o anche antagonisti) dinosauri, infatti basti pensare all'ettrentato celebre Viaggio al Centro della Terra(Voyage au centre de la Terre) del francese Giulio Verne, pubblicato per la prima volta nel 1864 e in italiano nel 1874.
Il romanzo di Conan Doyle è però indubbiamente il più iconico e oggi ricordato, anche grazie ai numerossimi adattamenti sia cinematografici che in altri media.
Infatti, come dico sempre, è solo che naturale che la Settima Arte voglia adattare i più bei romanzi su schermo...
I Dinosauri nella Settima Arte

Come ho già avuto modo di accennare-molto brevemente nella puntata dedicata a King Kong(di cui vi invito anche a leggere nel caso non l'abbiate già fatto), di film o meglio corti ne sono stati prodotti moltissimi, già ad inizia 1900, grazie allo stop motion(o passo uno) si è potuto far "ritornare in vita" questi colossi tanto affascinanti quanto terrificanti, ora la lista di tutti i corti con dinosauri prima dell'uscita di The Lost World, sarebbe di fatto, molto lunga...
Facciamo che la teniamo buona per un altro appuntamento dell'Angolo del Perduto, ok?
Ok, quindi per ora mi limiterò a citare il famoso e oggi purtroppo incompleto "The Ghost of Slumber Mountain" del 1918, co-prodotto da un celebre animatore a passo uno che conosciamo già molto bene, ovvero il famosissimo Willis H. O'Brien,The Ghost of Slumber Mountain lo possiamo classificare come il primo vero e proprio lungometraggio-mediometraggio in cui compaiono dinosauri.

In effetti, a pensarci bene, se oggi i film con i dinosauri sono così famosi e sopratutto se film come King Kong ed Il Mondo Perduto stesso esistono, dobbiamo dire grazie ad O'Bie e alla sua dedizione e passione sia per lo stop motion che per la preistoria.
Ma fu solo con il celebre adattamento del romanzo di Conan Doyle che il pubblico mondiale ed esteso potè ammirare questi colossi tornare in vita su schermo, per il Mondo Perduto venne usato per la prima volta su pellicola il metodo di unire sequenze con attori veri a sequenze in stop motion, per dare l'impressione che i pupazzi animati si muovessero insieme agli attori veri e propri, la stessa tecnica che verrà poi usata per il celebre King Kong del 1933.

Naturalmente però, essendo all'epoca la palentologia relativamente un nuovo campo, i dinosauri presenti nelle prime pellicole appaiono totalmente diversi da come oggi noi siamo abituati a vederli e immaginarli, in special modo i carnivori, venivano rappresentati con la coda che tocca terra e con una postura molto più dritta di quanto in realtà-si presume, fossero, questi dinosauri sono basati sui famosi e a mio personale avviso molto gradevoli quadri di Charles Knight(un esempio è la copertina di inizio articolo).
Dopo questo adattamento, cioè quello del 1925, ne vennero realizzati una miriade del corso degli anni, molto spesso però, non fedeli al romanzo originale, il più fedele(seppur con qualche modifica al cast di personaggi) risulta questo del 1925 e qui mi ricorda vagamente quanto avvenuto per il Fantasma dell'Opera, ma comunque..
Anche per oggi è tutto cari amici e amiche lettrici, mi scuso per la brevità di questo articolo, ma ho deciso di non parlare della trama del film, perché vorrei invitarmi a vedervelo da voi, secondo me ancora oggi merita, ha un qualcosa di affascinante pensare a cosa avessero dovuto provare gli spettatori del 1925 a vedere su schermo quegli straordinari animali cancellati dal tempo, muoversi e interagire con persone...
"Il Sottobosco Vive, lunga Vita al Sottobosco"
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