Risultati dell'esplorazione...
124 risultati trovati con una ricerca vuota
Post sul blog (118)
- La Settima Arte e la Preistoria- Il Mondo Perduto(1925)-
Benvenuti o come sempre, ben ritrovati nel caso torniate qui ancora affamati di settima arte, questa puntata sarà l'ultima prima della pausa estiva, la normale "programmazione" tornerà verso agosto, dopotutti hanno bisogno di una vacanza ogni tanto no? Dunque, per l'appuntamento di oggi de l'Angolo del Perduto, ho pensato ad un argomento che mi sta molto a cuore e si tratta del mio secondo romanzo preferito di tutti i tempi, ovvero Il Mondo Perduto(di Conan Doyle, anche se pure quello di Crichton merita a mio avviso), dunque, senza perderci in indugi vari come nostro solito, direi di passare subito all'argomento di oggi... Ammettiamolo chiaramente, se si pensa al cinema e ai dinosauri, lo spettatore medio pensa subito a Jurassic Park, lo spettatore che ne conosce di più penserà invece a "Il Mondo Perduto" storico film del 1925 e primo vero adattamento dell'omonimo romanzo pubblicato nel 1912, scritto da Conan Doyle(sì, il "papà" del celebre Holmes), il romanzo divenuto col tempo un cult assoluto tanto da dare il nome ad un intero genere, appunto Lost World-mondo perduto, ovvero quei romanzi(ma anche film o fumetti e così via) in cui si narra di un mondo dimenticato dal tempo, in cui molto spesso esistono ancora creature che oggigiorno sono estinte. Il Mondo Perduto-Il Romanzo Fotografia dalla prima edizione del romanzo, l'uomo con la barba lunga(il professor Challenger) è Conan Doyle stesso Lo scrittore Arthur Conan Doyle(1859-1930) è sicuramente e universalmente conosciuto per aver ideato e quindi scritto le avventure del celebre detective di Baker Street Sherlock Holmes, il suo personaggio più famoso, Holmes è un detective razionale e deduttivo, ovvero l'opposto di un altro celebre personaggio nato dalla penna di Conan Doyle, il professor George Challenger, descritto come burbero e poco incline alla deduzione, il personaggio ha debuttato per la prima volta nel 1912 nel romanzo "The Lost World", dapprima pubblicato a puntate sulla celebre rivista "The Strand" e successivamente raccolto in volume completo, il romanzo sarebbe arrivato anche in Italia un anno dopo con il titolo de "Un Mondo Perduto" pubblicato a puntate su La Domenica del Corriere e sempre con il medesimo titolo in forma di volume nel 1920. Raccolta di illustrazioni da "The Strand Magazine" La storia narra le vicenze del giornalista Edward "Ed" Malone e della sua straordinario avventura in un altopiano popolato da dinosauri e altre creature preistoriche, fra cui addirittura uomini scimmia e una comunità di uomini delle caverne. Malone non sarà da solo, con lui il celebre e burbero professor George Challenger, il pittoresto rivale di Challenger, il professor Summerlee(di cui non viene mai rivelato il nome per esteso, ma che in diversi adattamenti viene chiamato Arthur C. Summerlee), a chiudere il gruppo troviamo lo sport-man e cacciatore John Roxton. Seppur il Mondo Perduto non sia il primo romanzo avente per "protagonisti"(o anche antagonisti) dinosauri, infatti basti pensare all'ettrentato celebre Viaggio al Centro della Terra(Voyage au centre de la Terre) del francese Giulio Verne, pubblicato per la prima volta nel 1864 e in italiano nel 1874. Il romanzo di Conan Doyle è però indubbiamente il più iconico e oggi ricordato, anche grazie ai numerossimi adattamenti sia cinematografici che in altri media. Infatti, come dico sempre, è solo che naturale che la Settima Arte voglia adattare i più bei romanzi su schermo... I Dinosauri nella Settima Arte Poster del film(1925) Come ho già avuto modo di accennare-molto brevemente nella puntata dedicata a King Kong(di cui vi invito anche a leggere nel caso non l'abbiate già fatto), di film o meglio corti ne sono stati prodotti moltissimi, già ad inizia 1900, grazie allo stop motion(o passo uno) si è potuto far "ritornare in vita" questi colossi tanto affascinanti quanto terrificanti, ora la lista di tutti i corti con dinosauri prima dell'uscita di The Lost World, sarebbe di fatto, molto lunga... Facciamo che la teniamo buona per un altro appuntamento dell'Angolo del Perduto, ok? Ok, quindi per ora mi limiterò a citare il famoso e oggi purtroppo incompleto "The Ghost of Slumber Mountain" del 1918, co-prodotto da un celebre animatore a passo uno che conosciamo già molto bene, ovvero il famosissimo Willis H. O'Brien,The Ghost of Slumber Mountain lo possiamo classificare come il primo vero e proprio lungometraggio-mediometraggio in cui compaiono dinosauri. Manifesto di The Ghost of Slumber Mountain(1918) In effetti, a pensarci bene, se oggi i film con i dinosauri sono così famosi e sopratutto se film come King Kong ed Il Mondo Perduto stesso esistono, dobbiamo dire grazie ad O'Bie e alla sua dedizione e passione sia per lo stop motion che per la preistoria. Ma fu solo con il celebre adattamento del romanzo di Conan Doyle che il pubblico mondiale ed esteso potè ammirare questi colossi tornare in vita su schermo, per il Mondo Perduto venne usato per la prima volta su pellicola il metodo di unire sequenze con attori veri a sequenze in stop motion, per dare l'impressione che i pupazzi animati si muovessero insieme agli attori veri e propri, la stessa tecnica che verrà poi usata per il celebre King Kong del 1933. Una scena de Il Mondo Perduto, in cui l'Allosauro(o in alcune versioni un T-Rex) combatte contro un Triceratopo. Naturalmente però, essendo all'epoca la palentologia relativamente un nuovo campo, i dinosauri presenti nelle prime pellicole appaiono totalmente diversi da come oggi noi siamo abituati a vederli e immaginarli, in special modo i carnivori, venivano rappresentati con la coda che tocca terra e con una postura molto più dritta di quanto in realtà-si presume, fossero, questi dinosauri sono basati sui famosi e a mio personale avviso molto gradevoli quadri di Charles Knight(un esempio è la copertina di inizio articolo). Dopo questo adattamento, cioè quello del 1925, ne vennero realizzati una miriade del corso degli anni, molto spesso però, non fedeli al romanzo originale, il più fedele(seppur con qualche modifica al cast di personaggi) risulta questo del 1925 e qui mi ricorda vagamente quanto avvenuto per il Fantasma dell'Opera, ma comunque.. Anche per oggi è tutto cari amici e amiche lettrici, mi scuso per la brevità di questo articolo, ma ho deciso di non parlare della trama del film, perché vorrei invitarmi a vedervelo da voi, secondo me ancora oggi merita, ha un qualcosa di affascinante pensare a cosa avessero dovuto provare gli spettatori del 1925 a vedere su schermo quegli straordinari animali cancellati dal tempo, muoversi e interagire con persone... "Il Sottobosco Vive, lunga Vita al Sottobosco"
- Nosferatu(1979)-Il Vampiro nel nuovo cinema Tedesco(ovvero la depressione dell'immortalità)
Benvenuti o ben ritrovati qui sul Sottobosco del Cinema, nell'angolo delle pellicole perdute o introvabili, anche se in questo relativo appuntamento, non si tratterà di una pellicola perduta ne tantomeno sconosciuta, bensì di un film ad oggi ancora molto apprezzato e amato, il Nosferatu di Werner Herzog con protagonista-e antagonista, Klaus Kinski. Questa è la terza parte di una serie di puntate dedicate ai vari Nosferatu, per tanto, prima di procedere nella lettura di questa, consiglio di andare a leggere le puntate precedenti dedicate all'originale Nosferatu di Murnau per una più facile e fluida lettura(che potete comodamente trovare andando nella sezione Sottobosco del Cinema qui su Dejima). Nosferatu Phantom der Natch (che sarebbe grossomodo traducibile come "Lo Spettro della Notte", ma intitolato in italiano come " Nosferatu il Principe della Notte ") è un film molto malinconico e a tratti potremmo quasi dire depresso, la trama segue chiaramente l'originale di Abramo Stoker, così come il Nosferatu originale di Murnau del 1922, laddove però Murnau fu costretto a cambiare nomi ai personaggi, il regista di questo "remake" può permettersi di chiamare i personaggi come nel romanzo, dato che i diritti nel frattempo erano scaduti e quindi il vampiro protagonista-e antagonista, diventa di nuovo Dracula, pur mantenendo l'aspetto e le caratteristiche del conte Orlok(in originale graf Orlok), Thomas ritorna di nuovo Jonathan Harker e così via. Già, ma come si è arrivati a questo, diciamo remake del capolavoro di Murnau? Ora lo scopriremo.. Il giovane Wener Herzog Werner Herzog(1942) ebbe l'idea di girare un effettivo remake di Nosferatu Eine Symphonie Des Grauens(1922), dato che il regista considerava il film di Murnau il miglior film mai prodotto in Germania, Herzog chiamò il suo collaboratore(e amico/nemico) Klaus Kinski(nome completo Klaus Günter Karl Nakszynski 1926-1991). Il giovane Kinski Come accennato prima, il problema dei diritti d'autore che molti anni prima portò alla quasi perdita di Nosferatu del 1922, non si poneva più, nel 1979, il romanzo ma in special modo il personaggio Dracula era entrato nel pubblico dominio. Herzog stesso ha dichiarato che volle girare un remake del film di Murnau così da collegare il vecchio ed il "nuovo cinema tedesco" di cui egli stesso fu uno dei primi e più importanti esponenti. Questo collegamento fra nuovo e vecchio. La Depressione dell'Immortalità Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti, i secoli vengono e vanno. Non avere la capacità di invecchiare è terribile. La morte non è il peggio: ci sono cose molto più orribili della morte. Riesce a immaginarlo? Durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose . A dispetto di quanto si possa pensare, questo film è sì un fedele remake dell'originale, ma aggiunge anche qualcosa di suo, un tema anche molto attuale e che moltissimi avranno sperimentato almeno una volta, se vogliamo dirla tutta, la depressione. Ora, se dovessimo chiedere a molta gente se volesse diventare un vampiro, direbbe sicuramente di sì, senza pensare al lato oscuro di questo essere soprannaturale, quella immortalità che tanto brama l'uomo da secoli e secoli. Il Dracula di Kinski non è quell'essere aristocratico e sensuale che è l'originale di Stoker e neppure quel mostro distruttivo che è l'Orlok di Scheck-seppur conservi il medesimo aspetto. No, è decisamente molto più "umano", nel corso di tutto il film, si intradeve il dolore e la tristezza che il personaggio prova, come se volesse morire ma effettivamente non può, giudicando dalle sue frasi e dalla stupenda quando malinconica interpretazione di Kinski, noi- gli spettatori, possiamo effettivamente vedere la depressione di un esistenza immortale, sì, ma maledetta. Se poi, aggiungiamo che il Dracula di Kinski sia completamente solo, senza le sensuali e bellissime mogli vampire che appaiono nel romanzo e in molti adattamenti, ma che erano assenti dal film di Murnau, cosa rimane all'immortale vampiro? Nulla se non un esistenza di solitudine e malinconia, eterna, inoltre non sembra possedere i poteri che sono tipici dei vampiri e più nello specifico di Dracula, dato che durante tutto il film non si vedono mai presunti poteri effettivi, l'unico vero potere-ma più che altro effetto, è quello che aveva anche il conte Orlok del film originale, ovvero portare la peste al suo passaggio. Insomma, questa versione del personaggio è forse la più tragica e malinconica fra le molte versioni di Dracula, ma quindi si può effettivamente definire un "antagonista"? Paradossalmente si e no, seppur è vero che da una parte si intuisca che lui vorrebbe solo morire e trovare la pace definitivamente, non si suicida(o in alternativa non può per qualche istinto di sopravvivenza, seppur non ci sia un vero motivo nel film stesso), ricordiamoci che comunque questo Dracula è in ogni caso un essere malvagio e assetato di sangue, ovunque vada, porta la peste con se, effettivamente, nemmeno se volesse, potrebbe vivere in modo "normale". Nonostante alla fine del film, così come nel film di Murnau, Dracula/Orlok trovi la morte, qui si lascia intendere che non sia veramente morto, infatti la scena finale mostra Jonathan(che era stato morso varie volte da Dracula e che sta lentamente prendendo le sue sembianze, con tanto di denti davanti appuntiti) che cavalca solitario e in lontananza, probabilmente alla volta del castello di Dracula, tuttavia il dubbio rimane, se effettivamente sia ancora lui oppure lo spirito del Nosferatu abbia preso possesso del suo corpo. Jonathan cavalca nel finale del film Bene, anche per oggi, il tempo a nostra disposizione è terminato, io ringrazio tutti di avermi accompagnato in questo cupo viaggio ancora una volta. Nella prossima parte dedicatata ai Nosferatu(che dovrebbe uscire fra non molto, pausa estiva inclusa) ci occuperemo del Nosferatu del 2024, il remake(ma poi mica tanto) più recente. Alla prossima amici e amiche! "Il Sottobosco Vive, lunga Vita al Sottobosco"
- The Sandman(1991)-Quando lo Stop Motion diventa Capolavoro
Benvenuti o nel caso siate di ritorno, ben ritrovati, cari amici lettori e amiche lettrici, sul Sottobosco del Cinema, dopo una settimana di pausa(nel caso non lo sappiate, a settimane alterne pubblicherò, comunque) siamo tornati qui sul Sottobosco del Cinema in una delle rare volte in cui non parliamo di pellicole perdute, ma bensì di film-o corti, sconosciuti ma che merita molto, il caso di oggi in modo particolare, posso affermare che questo è il mio corto in assoluto preferito degli ultimi decenni. Come accennato, grazie al cielo, il cortometraggio di oggi non è perduto(e qui di conseguenza ecco il motivo per cui non è inserito nella rubrica "L'Angolo del Perduto), ma è anzi, totalmente e interamente visibile su YT, parliamo del cortometraggio chiamato "The Sandman" diretto e animato da Paul Berry(1961-2001), animatore a passo uno che nella carriera ha film anche famosi come The Nightmare Before Christmas (e se questo non è umanimamente considerato a sua volta un capolavoro..), ma sto correndo troppo, vediamo di andare con calma, come sempre del resto. Il logo originale di "The Sandman" Il nome originale Sandman(in italiano "Uomo della Sabbia") si riferisce ad un personaggio folkoristico tedesco(Der Sandmann), secondo la leggenda, l'uomo della sabbia farebbe addormentare le persone, in special modo bambini, buttando loro sabbia negli occhi, spiegando come mai al risveglio spesso si abbia gli occhi simil impastati, appunto che sembra ci sia polvere o sabbia dentro, ma il cortometraggio di Berry, ha ben poco in comune con la leggenda, se il personaggio originale Der Sandmann può essere considerato un "essere" buono e innocente, il Sandman di Berry è tutto completamente l'opposto, il Sandman di Berry è una creatura diabolica e solo in parte simile ad uomo(e qui, come potete vedere o dalla copertina o dall'immagine sotto, il Sandman in questo corto mi ha sempre ricordato un pò il celebre Zanardi di Pazienza, per il naso a becco, c'entra nulla, ma era giusto per citarlo). L'Uomo della Sabbia e la sua vittima. Seppur questo cortometraggio duri si e no 10 minuti in totale, è degno di nota per alcuni motivi che interessano noi sul Sottobosco del Cinema in particolare, prima però, mi sembra doveroso analizzare la trama: Il volto dell'uomo della Sabbia appare al posto della luna Analisi di un incubo ad occhi aperti Per quanto l'interpretazione sia spesso personale e difficile da rendere, proviamo insieme ad analizzare The Sandman. Il cortometraggio presenta chiare ispirazioni di natura espressionista tedesca, a cominciare dalle inquadrature, strette e larghe che siano, ma anche e soprattuto dalla casa dove il bambino-senza nome- vive, buia e con corridoi lunghi e stretti, anche le scale, che richiamano in modo molto marcato le ambientazioni del famoso "Il Gabinetto del Dr. Caligari" o "Nosferatu", l'atmosfera è permeata da un costante senso di malinconia e angoscia, complice il fatto che nessuno dei personaggi(il bambino stesso, la madre e l'uomo della Sabbia) parlino, il tutto è lasciato ai suoni, porte che cigolano, il legno del pavimento che scricciola e alla musica, cupa e allo stesso tempo onirica, guardando questo corto, si ha l'impressione di essere quasi in un sogno-o per meglio dire, un incubo. L'antagonista, ovvero il Sandman-l'uomo della Sabbia è una figura onirica allo stesso modo, quasi una sorta di apparizione spettrale, appare e scompare a piacimento, si muove in modo molto pittoresco e presenta quasi dei tratti da fantasma sopratutto perché così come nelle varie leggende, i fantasmi fanno rumore in casa, lui fa lo stesso, allertando la vittima della sua angosicante presenza, possiede chiaramente dei poteri soprannaturali e-o almeno si ha l'impressione- che possa rendere la sua presenza ignota agli adulti, dato che la madre del bambino, nel corso di tutto il corto non si rende minimamente conto della presenza di questo ospite decisamente sgradito. Ultimo ma non meno importante, si viene a sapere che il mostro, l'uomo della Sabbia, ha una prole nel suo nido(che dovrebbe essere locato sulla luna stessa) e che gli occhi presi dai bambini servono come cibo per la sua mostruosa progenie. Tutte le vititme del Sandman, ormai senza occhi. Per chi volesse vedere il cortometraggio nella sua interezza(10 minuti totali): https://youtu.be/2Hz3QB31K_c (The Sandman su YouTube). Per quanto mi piacerebbe continuare per ore a trattare di corti a tema horror sia stop motion che non, il tempo a disposizione per oggi è giunto al termina, ma non preoccupatevi, presto arriveranno nuovi articoli e soprattutto le nuove puntate de L'Angolo del Perduto! Grazie a tutti per il vostro supporto, significa molto per noi. Non mi resta che augurarvi buona visione nel caso vediate il cortometraggio e salutarvi con un caloroso "arrivederci alla prossima!". "Il Sottobosco Vive, Lunga Vita al Sottobosco"
Altre pagine (6)
- The Dejima Island | blog
Ispirata alla reale isola situata a Nagasaki, ma dove la cultura prevale sulla mediocrità. Recensioni, articoli e video: questa è The Dejima Island. La squadra al completo! In ogni comunità che si rispetti, anche la squadra che la gestisce deve essere alla sua altezza. Ti presento le persone che animano il nostro sito... Direttore TetsuyaHondo02 Degustatore a tempo pieno del cinema e instancabile studente di usi e costumi ignoti o dimenticati al giungere del terzo millennio. Conosciuto altrove come "Arthur Melville", soprannome nato da una fusione tra l'inventore del giallo Arthur Conan Doyle e il maestro del noir francese Jean-Pierre Melville. Collaboratore Dralfela Nata nel 1993, è una videogiocatrice con oltre 20 anni di esperienza nel mondo del gaming. Appassionata del Giappone e della sua cultura, coltiva numerosi hobby tra cui il disegno e la lettura. Ama i film di animazione, in particolare gli anime. Nel 2023 ha pubblicato il suo primo libro fantasy, "Eileen & Dralfela: l'Equilibrio dei Mondi". Possiede un canale YouTube dove pubblica i suoi gameplay.
- Disclaimer | The Dejima Island
Disclaimer Per eventuali disguidi, date uno sguardo a questa pagina per mettere in chiaro alcune cose... 1 Non siamo una testata giornalistica Ai sensi dell'articolo 63 del 7 Marzo 2001, il sito in questione non viene aggiornato periodicamente e non ha finalità editoriali. I nostri autori e collaboratori cercheranno di scrivere quando possibile e come potranno. 2 Fair Use Ai sensi dell'articolo 70 del 22 Aprile 1941, qualsiasi contenuto caricato sia nel sito che sulle nostre piattaforme social non ha scopo di lucro e non intendiamo commercializzare in nessuna forma i contenuti online. Il materiale in questione viene sottoposto a scopo illustrativo e per critica, ed è severamente vietata la rivendita altrove. Se nel caso alcuni di questi contenuti causano problemi e devono essere rimossi, contattateci nell'e-mail in basso alla pagina. 3 I Nostri Articoli Ogni articolo scritto, sia nel sito che nel precedente blog del Sottobosco, sono di proprietà dei rispettivi autori di entrambi gli indirizzi Internet. Per qualsiasi uso, in forma scritta o editoriale, è richiesta l'autorizzazione da parte degli autori: salvo alcune eccezioni ove gli autori stessi dichiarino la libera distribuzione dei propri articoli. 4 Immagini, Posters, Collegamenti e Video nel Sito Le immagini, così come i posters, i collegamenti ed i video allegati nei nostri articoli/recensioni, sono di dominio pubblico; in quanto provenienti da Internet o da alcune fonti specifiche. Non ci assumiamo alcuna responsabilità dei collegamenti e nemmeno del loro contenuto, in quanto sottoposto a costanti modifiche nel tempo. 5 Moderazione dei Commenti nel Sito Qualsiasi commento diffamatorio, polemico, discriminatorio, razzista e di spam verrà rimosso per ovvi motivi: stessa azione verrà applicata nei confronti di commenti non conformi alle norme sulla privacy. Contattaci! thedejimaisland@tiscali.it
- Pagina membro | The Dejima Island
Non troviamo la pagina che stai cercando Questa pagina non esiste.Vai alla Home e continua a navigare. Vai alla Home