top of page

I Giovani Animali (Kawayjan Hankou Zoku, 1978)

Regia: Yasuharu Hasebe Sceneggiatura: Yoshio Shirasaka Casa di produzione: Toei Central Film

Distribuzione: Toei Fotografia: Toshiro Yamazaki Musiche: Daiko Nagato --- Data di rilascio: 2 dicembre 1978


Avendo già trattato di Hasebe nel mio vecchio blog, è giunto il momento di riassumerlo come si deve. Dopo avere studiato letteratura francese a Waseda, nel 1958 si unisce alla Nikkatsu: per ben otto anni lavorò come assistente alla regia. Esordisce nel 1966 con "Black Tight Killers" e alla fine del decennio gira alcuni yakuza eiga (prima che divenissero popolari). Agli inizi degli anni '70 la casa volle creare una saga dedicata alla "giovinezza", anche per tentare di lanciare la carriera di Akiko Wada: fu così scelto Hasebe per il primo film. Divenne un enorme successo e lanciò anche Meiko Kaji, che rimase la protagonista dei films successivi. Hasebe lascia la Nikkatsu poco tempo dopo per focalizzarsi sulle serie televisive, ma vi ritorna nel 1974 per girarci un omaggio a Clint Eastwood... e la casa, per non lasciarselo fuggire, gli offrì di creare un nuovo genere all'interno dei pinku eiga. Riluttante, ci riesce e dall'enorme successo creatosi la stessa casa lo tenne sotto controllo dal suo produttore Ryoji Ito, per evitare qualsiasi ritorsione dal governo per via della violenza nei suoi "films". Sul finire del decennio lascia la casa e andò a lavorare nella rivale Toei per alcune pellicole direct-to-video negli anni '90. Passa a miglior vita nel 2009, a causa di una polmonite: aveva 77 anni.

Il meccanico Shinji, amante delle giacche in pelle e della sua Harley Davidson, dopo avere sventato una rissa da parte di alcune ragazze sukeban in discoteca attira l'attenzione di Megu: entrambi si innamorano, ma Shinji ha già gli occhi puntati su Mayo...

Capsula del tempo, funesta, della gioventù dell'epoca. Nel primo tempo il film ci regala una forte dose di nostalgia, dal guardaroba alla discoteca frequentata da Hiroshi Tachi; nel secondo si tramuta in un tragico boomerang di ciò che ha fatto Tachi alle ragazze: sostanzialmente la pellicola è indecisa se gravitare tra il seishun e il sukeban eiga. Montato senza problemi; così come per la fotografia, che dalle inquadrature a mano ci induce a pensare che anche noi siamo partecipi delle loro (dis)avventure. Gradevoli le musiche da discoteca, dal funky che ti lascia indosso un senso di euforia capace di farti ballare per ore... termine riscontrabile anche sulle performances dei protagonisti, ma privi di caratterizzazione. Risplende sopra tutti Tachi, che interpreta un giovane motociclista che si guadagna da vivere come meccanico ed impossibilitato ad avere una relazione seria con una donna, poiché interferisce con la sua libertà.


Tappa obbligatoria per i fans di Tachi, qui in una delle sue prime interpretazioni di rilievo: a breve sarebbe divenuto una stella del piccolo schermo con la serie di "Seibu Keisatsu"...

Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del sito!



2 visualizzazioni0 commenti

Comments


early1.jpg

Grazie per esserti fermato a leggere!

A qualunque internauta che approdi all'interno di un nostro articolo, saremo ben felici di rendere più interessante la sua temporanea presenza all'interno dell'isola virtuale di Dejima.

bottom of page