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Il Caso Drabble (The Black Windmill, 1974)

Aggiornamento: 27 set

Regia: Don Siegel Soggetto: Clive Egleton Sceneggiatura: Leigh Vance Produttore: Don Siegel, David Brown (esecutivo), Richard D. Zanuck (esecutivo), Scott Hale (associato) Casa di produzione: Universal Pictures, Twickenham Film Studios Paese di produzione: UK, USA Distribuzione: Universal Pictures Fotografia: Ousama Rawi Montaggio: Antony Gibbs Musiche: Roy Budd Trucco: Freddie Williamson (non accreditato) --- Data di rilascio negli USA: 17 maggio 1974 (Radio City Music Hall, New York) Data di rilascio in UK: 18 luglio 1974 (Londra) Siegel: impossibile non conoscerlo. Autore del film su Callaghan del 1971, autore dell'ultimo film di John Wayne nel 1976 e del dramma carcerario di Alcatraz nel 1979. Stella della Warner Bros, aiutò nel decollo della carriera di Eastwood e del futuro regista Sam Peckinpah. Non ho nemmeno il bisogno di illustrarvi la sua fruttuosa carriera, i suoi risultati sono visibili sotto gli occhi di tutti.

Due ragazzini sono intenti a giocare con un aereo telecomandato all'interno di una base abbandonata della RAF, fino a quando del personale militare non li coglie di sorpresa e li porta ai loro superiori. Vengono così rapiti ed in seguito si scopre che sono trafficanti d'armi coinvolti nello smercio di armi per i terroristi dell'Irlanda del Nord, che il maggiore John Tarrant (Michael Caine) stava cercando di smantellare assieme all'MI5: uno dei due ragazzini è suo figlio. Deciso a vendicarsi della banda, viene prima incastrato da costoro con delle prove fabbricate ed è poi costretto a cavarsela da solo...

Esplosiva combinazione tra mistero e tensione, tenuta assieme da un'ottima sceneggiatura e da delle interpretazioni fenomenali da tutto il cast. Tassello dopo tassello, la verità verrà a galla. Assieme a numerosi colpi di scena ed all'astuzia carismatica di Caine, che nonostante sia nel mirino nella banda che nell'MI5, non perde il suo manto e continua a perseverare nella sua vendetta. C'è anche bisogno di dire come è superlativa la fotografia sulla campagna inglese, sul guardaroba dei personaggi e sulla notte di una Parigi ormai quasi del tutto estinta. Anche il montaggio non delude, nei suoi lunghi piani sequenza... come per la musica, che incamera la paura e il riscatto di Caine.


E credo che dopo la visione del film, prenderei le distanze da qualunque mulino a vento di colore nero... può nascondere dei segreti parecchio scottanti... Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del sito!



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