Il Fazzoletto Rosso (Balgan Mahura, 1964) | L'Antenato Sudcoreano di "Top Gun"
- TetsuyaHondo02
- 25 gen
- Tempo di lettura: 2 min

Regia: Shin Sang-Ok Sceneggiatura: Han Woon-Sa Produttore: Shim Tae-Seon Casa di produzione: Shin Films Paese di produzione: Corea del Sud Fotografia: Kim Jong-Rae Montaggio: Yang Seong-Ran Musiche: Hwang Mun-Pyeong --- Data di rilascio: 27 marzo 1964 Famosissimo cineasta sudcoreano, definito il "Principe del Cinema Sudcoreano" e molto prolifico negli anni '50 e '60, nella sua carriera durata oltre cinque decadi ha diretto un totale di 86 films e prodotto oltre 110 films fino alla sua morte nel 2006, all'età di 79 anni per via di una epatite dovuta a complicazioni. Figlio di un noto dottore di medicina coreana, andò a studiare a Tokyo e tornò in Corea per poi partecipare come assistente scenografo al primo film coreano girato appena dopo l'indipendenza della penisola dal Giappone: "Viva Freedom!" (1946). Fondatore della sua omonima casa di produzione, negli anni '60 produsse un totale di 330 films, fino al suo declino durante le pesanti censure della dittatura di Park Chung-Hee. Rapito dai nordcoreani per ben otto anni sino alla sua fuga al Festival di Vienna nel 1986, continuò a dirigere films negli USA con lo pseudonimo di "Simon Sheen" fino al suo ritorno definitivo al Sud nel 1994.

Trattasi di uno dei primi films sudcoreani a essere distribuito anche in Giappone, in parte fu finanziato dalla giunta militare dell'epoca e con il pieno supporto dell'Aeronautica del paese. Storicamente inaccurato (gli F-85 Sabre furono ricevuti al Sud dopo il termine della guerra, nel 1955), fu un successo in Asia: a Taiwan venne distribuito come "Red Scarf Special Operations Unit" (紅巾特攻隊) ed ebbe un immediato successo, tanto che il fazzoletto rosso dei piloti entrò nel mondo della moda. Il fazzoletto in questione, praticamente il simbolo dell'aviazione militare sudcoreana, può servire in caso di recupero di un pilota disperso.

Durante la guerra di Corea, i piloti della 10th Fighter Wing dell'Aeronautica sudcoreana sono alla costante guida di dei caccia Saber, con il compito di colpire obiettivi nordcoreani. Il novello pilota No Do-Seon (Namkoong Won) si innamora di Ji-seon (Choi Eun-Hee) e viene eliminato nel suolo nemico, a causa di un guasto al caccia per via della contraerea. Il maggiore dello squadrone Na Gwan-Jung (Shin Young-Kyun), prova a vendicarne la morte...

Melodramma propagandistico che, mettendo a parte la politica, riesce a colpire spesso il punto: l'amor patrio. Oltre ad essere uno spot pubblicitario per i Saber, riesce a veicolare messaggi come l'unità di una squadra che non può niente contro i proiettili dei nemici. Fotografia che immortala il lavoro sospeso per aria dei piloti, laddove le nuvole sono gli spettatori onnipresenti dei caccia che respingono e tutelano lo spazio aereo del Sud; dove nonostante il grigio sporco invernale inquadrano i colori che ancora resistono nella freddezza della stagione (l'arancio delle divise non è da tralasciare). Montato discretamente e ben accompagnato da una colonna sonora che inneggia al patriottismo, oltre ad essere di importanza nelle scene di impatto (soprattutto dopo la morte del pilota).
Nell'intero pacchetto, si tratta di un melodramma pre-confezionato, ma che riesce comunque a compiere il suo dovere; senza essere pesante. Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del sito!
Comments