Il Fronte delle Notizie (Newsfront, 1978)
- TetsuyaHondo02
- 24 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Regia: Phillip Noyce
Sceneggiatura: Phillip Noyce, Bob Ellis, David Elfick
Produttore: David Elfick
Produttore Associato: Richard Brennan
Casa di produzione: Palm Beach Pictures, New South Wales Film Corporation, The Australian Film Commission, Village Roadshow Pictures
Distribuzione: Roadshow Films
Coreografie: Max Aspin
Fotografia: Vincent Monton
Montaggio: John Scott
Musiche: William Motzing
Trucco: Sally Gordon, Irene Walls (parrucchiera)
Costumi: Susan Bowden
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Data di rilascio: 29 luglio 1978
Attivissimo cineasta a tutto tondo sin dalla maggiore età, è per me un pregio poter tornare a parlare di lui. La sua ondata di calore mi ha invitato a cavalcarla per esplorare a fondo quella australiana, pressoché immutata dagli inizi del decennio di piombo. Ciò che non ho detto in quell'ondata è che milita attivamente anche nelle serie televisive: il suo "Cowra Breakout" (1984), tratto dall'omonima evasione di massa durante il secondo conflitto mondiale e "Dismissal" (1983), un riassunto dei fatti avvenuti al culmine della crisi costituzionale australiana del 1975. Il suo ultimo film è uscito l'anno scorso e si intitola "Fast Charlie", una commedia agrodolce su un sicario che si ritrova la sua gang decimata da una rivale... e decide di vendicarsi.

Nell'immediato dopoguerra, gli uomini della Cinetone provano a catturare le notizie più importanti da ogni parte dell'Australia. Il loro nutrito gruppo entra subito in concorrenza con la Newsco e sarà una guerra fino all'ultimo fotogramma per immortalare i momenti chiave della storia australiana, sin dal ritorno del primo ministro Robert Menzies nel 1949 alle Olimpiadi estive di Melbourne del 1956.

Spettacolare fusione cinematografica con la realtà catturata nei cinegiornali dell'epoca, con effetti speciali e fotografia all'apice della loro forma: passano dal bianco e nero al colore senza alcuna paura, rigorosamente curati da una scenografia degna di un kolossal (appartamenti, veicoli, abbigliamento, locations con dettagli per nulla lasciati al caso) e da una sceneggiatura che illustra senza alcun nodo sulla lingua il cambiamento che erode il mestiere della Cinetone: più di tutti rappresentato dal protagonista Bill Hunter, dalla tentata caratterizzazione ma ben saldo al suo lavoro. Montato efficacemente, stesso verdetto anche nella colonna sonora "old-fashioned" di un'epoca che ha suscitato interesse per futuri fotografi come Doyle...
Quando un documentario si documenta da solo, è segno che la storia ha continuato e continuerà a passare attraverso la celluloide. Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del sito!
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