Orrore all'italiana- Il Mostro di Frankenstein e altri primi film horror italiani-
- Kyle Il Fantasma del Sottobosco
- 4 giorni fa
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Come sempre un caloroso benvenuto o ben ritrovati qui con me, sul Sottobosco del Cinema e nello specifico nel mondo de "L'Angolo del Perduto", che fra l'altro questo è il quinto(sesto se contiamo lo speciale) episodio dedicato al cinema perduto e dimenticato, grazie a tutti amici e amiche lettori e lettrici, sia per me, che per il mio collega, significa molto il supporto che voi ci date, non solo perché sia io che lui amiamo la settima arte con passione e devozione, ma anche perché questo progetto, il Sottobosco del Cinema appunto, ci accompagna da anni ormai, ma tranquilli, è ancora destinato a crescere e prosperare, anche come dicevo, grazie al supporto di voi lettori e lettrici.
Dopo questa piccola-ma necessaria- introduzione iniziale, io direi che possiamo passare alla puntata vera e propria de L'Angolo del Perduto, questa volta tutto made in Italy..
C'erà una volta l'italia e il cinema con essa
Parlare del cinema italiano delle origini, è un qualcosa di unico a mio personale avviso, non solo perché parliamo di qualcosa che bene o male è legato al nostro paese, ma anche perché ci sarebbe tanto da dire in merito, probabilmente per almeno 3-4 episodi di questo format*(se non di più chiaramente), ma siccome molti di questi primi corti e film italiani non sono di tematica gotica o dell'orrore e specialmente molti sono fortunatamente ancora visibili oggigiorno, noi come di consueto ci occuperemo di questi due generi nello specifico(ovvero gotico e orrore).
(*Probabilmente ci occuperemo anche del film kolossal Cabiria eventualmente)
Dicevamo, l'Italia nella prima cinematografia era molto presente, sopratutto nel genere strorico, infatti, nei primi anni del 1900, vevinano prodotti molti cortometraggi o mediometraggi a tema storico e basati su classici del genere, come i poemi omerici o comunque legati alla storia, del resto, è in Italia che nasce e si sviluppa il genere dei peplum(chiamato anche in inglese Sword and Sandal), ovvero quei film in cui c'è il classico eroe dei tempi antichi che deve combattere il male e proteggere i deboli, esempio pratico è Maciste, ma c'è ne sono molti altri.
Dunque, tornando al nostro genere, cerchiamo di non perderci, tendenzialmente la nascita del cinema horror italiano viene fissata nel 1957, anno di uscita del film "I Vampiri"(di M. Bava), ma in realtà, come anche abbiamo già avuto modo di vedere sul Sottobosco originale, risale a molto tempo prima, almeno decenni, tracciandosi in realtà ad almeno gli inizi degli anni 1900(seppur sia vero che questi primi corti e film non siano nettamente di tematica horror, presentano molti elementi legati al genere).
Il primo vero lungometraggio che potremmo allineare al genere risale al 1911 ed è un adattamento del celebre libro di Dante Alighieri, La Comedia, o meglio, il film si occupa solamente della parte relativa all'inferno e per l'epoca ricostruisce i girono in modo se mi passate il termine realistico, L'Inferno del 1911 contiene anche uno dei primi esempi di nudo femminile(e maschile ) nel cinema di un certo livello, infatti alcune donne a seno nudo appaiono(per ovvi motivi non metterò una foto, ma è facilmente reperibile online-incluso il film nella sua interezza).
Questo L'Inferno come accennato poco sopra, non è strettamente un film di genere horror, ma sicuramente è gotico, essendo un adammento della prima parte de la Comedia, oltretutto appaiono vari demoni e scene nettamente forti per l'epoca, come Satana che divora i peccatori(come in un famoso quadro) e addirittura un uomo decapitato(grazie ad un ingenioso effetto, similmente a quello che il grande Melies usava qualche anno prima nei suoi corti).
Questo film non va confuso con un film omonimo uscito nello stesso anno, decisamente più ambizioso(ne verrà anche fatto una versione più lunga includendo purgatorio e paradiso) ma senza il tocco sensuale, infatti non sono presenti scene di nudo.

Nel 1911 viene anche prodotto e distribuito il film di Arturo Ambrosini "La Maschera Tragica", vagamente ispirato ad un opera di Edgar Poe(di cui abbiamo esplorato gli adattamenti giusto due episodi fa), ovvero "La Maschera della Morte Rossa", in America venne usato il titolo omonimo originale per la distribuzione(The Masque of the Red Death).
La Maschera Tragica dovrebbe essere un film perduto, dato che in rete non si trova nulla, se non menzioni-oltretutto solo in inglese-, ma non saprei dirlo con certezza assoluta.
Nel corso degli anni 10 non vengono prodotti film a tematica italiani, o almeno che ci siano giunti, potrebbero essere andati perduti e dimenticati del resto.
E' da segnalare un altro adattamento di un opera di Poe, uscito nel 1914 ovvero "Il Pozzo ed il Pendolo"(adattamento dell'omonima storia "The Pit and the Pendulum").
E' però con gli inizi degli anni 20 che verrà distribuito il primo vero film con il quale io fisso personalmente la nascita del cinema horro italiano, un famoso film che qui sul Sottobosco abbiamo particolarmente a cuore, mi riferisco al perduto "Il Mostro di Frankenstein" del 1920..

Il Mostro di Frankenstein del 1920, diretto da Eugenio Testa non è il primo adattamento del famoso romanzo di Maria Shelley(il Moderno Prometeo), già qualche anno prima ne uscirono due basati su questo iconico romanzo, tutti e due americani(rispettivamente Frankenstein del 1910, il primo vero adattamento e Life Without Soul del 1915).
Ma ad ogni modo questo film del 1920 è il primo film horro italiano in assoluto, o almeno, che si possa totalmente legale al genere, data la presenza della Creatura(il Mostro di Frankenstein, di cui ricodiamo, non è il nome vero), è interessante notare tuttavia che nel film, stando alle informazioni reperibili, compaia anche il personaggio di Sansone, interpretato dall'allora famoso strong-man Luciano Albertini(in uno dei primi esempi di doppio ruolo, dato che interpreta anche il creatore della Creatura, ovvero il barone o dottore Frankenstein), quindi questo significa che Il Mostro di Frankenstein è sì un horror ma mischiato con il genere peplum, data la presente di Sansone, personaggio eroico molto in voga nel genere.
Personalmente mi piacerebbe vedere quanto della Shelley è presente nel film..
Fra i membri del cast, troviamo attori conosciuti dell'epoca ma che oggi poco vengono ricordati:
Luciano Albertini: Barone Frankenstein/Sansone
Linda Albertini: Elizabeth
Umberto Guarracino: Il mostro
Come accennato prima, Luciano Albertini fu uno strong-man(o culturista) molto prestante fisicamente, fu la sua casa di produzione la Albertini film a produrre questo film, mentre per quanto riguarda Linda Albertini è difficile tracciare una storia concreta, dato che questo non è il suo vero nome, ma è sicuro fosse la moglie di Luciano, la troviamo spesso in suoi film ed è conosciuta per il ruolo di Sansonette(una versione femminile di Sansone in pratica).
Discorso diverso per Guarracino, attore molto attivo nel cinema italiano(e tedesco) degli inizia del 1900, recitò anche nel famoso colossal Cabiria e in alcuni film su Maciste.


Come avrete intuito dal poster sopra, Il Mostro di Frankenstein ebbe un discreto successo, sia in patria che all'estero, venne distribuito sicuramente in Egitto e in Francia(il poster sopra è in francese appunto) e mi sembra giusto citare che per una volta tanto, sappiamo il motivo per cui il film è andato(tristemente, malauguratamente) perduto, il motivo è presto detto, fu la censura a farne uno scempio, tale da ridurre il film dell'originale durata sconosciuta a soli 30-39 minuti.
Del 1920 è anche un altro film che potremmo citare, non propriamente horror o gotico, ma presenta elementi del genere, il film "La Bella e la Bestia", diretto da Umberto Fracchia, nonostamente il titolo non è un adattamento della classica famosa omonima, è solo vagamente ispirato ad un racconto omonimo, la pellicola segue le vicende di un mostro(che non è un uomo trasformato) e di una ragazza che non vuole sposarsi, il film è andato perduto(che novità, vero?).

Per tutti gli anni 20 non vennero prodotti altri film a tematica horror noti, questo anche per via della censura imposta dal Fascismo, dobbiamo viaggiare fino agli anni 30 per vedere un capolavoro che purtroppo oggi è dimenticato a torto, il cortometraggio "Il Caso Valdemar" del 1936,

Questo cortometraggio mai ufficialmente distribuito(per la censura dell'epoca) e basato su un racconto di Edgar Poe(notate che il suo nome viene fuori spesso, sì?), il cortometraggio riadatta l'omonimo racconto "Le Verità del caso Valdemar"(The Facts in the Case of M. Valdemar) ed è forse il primo vero esempio di film body-horror ante-litteram, ma andiamo con ordine, mi sembra doveroso.
Il Caso Valdemar fu diretto da Gianni Hoepli e Ubaldo Magnaghi presenta un cast composto interamente da attori oggigiorno-e forse allora- sconosciuti, di cui non si fa nemmeno spesso menzione, pur essendo noti.


La trama condensa il racconto di Poe in pochi minuti ma unici, essendo un film "artigianale" e mai ufficialmente distribuito nei cinema dell'epoca, ci presenta un mondo in bianco/nero e completamente muto, nonostante il sonoro era già diffuso in quegli anni(ufficialmente dal 1927, in realtà molto prima), è evidente che la scelta di non aggiungere il sonoro ne musiche, è una scelta non casuale, per rendere il Caso Valdemar più onirico e allucinato possibile, le inquadrature giocano molto sull'ambiente(come la famosa statua) e sui volti degli attori, i quali danno sfoggio di mimica facciale esagerata e sopra le righe, proprio per rendere chiaro allo spettatore che il tutto è una vicenda strana, assurda, paurosa.
Non esistono veri e propri personaggi con nomi propri, ma semplicemente vegono creditati in base al ruolo(es. dottore, comare, donna etc), l'unico personaggio nominato è il signor M. Valdemar.

Ma il Caso Valdemar è sicuramente conosciuto(ironicamente) ai nostri tempi per una delle prime scene gore(ci tengo a precisare, gore realistico) della storia del cinema, così come il racconto di Poe, il signor Valdemar muore miseramente ma reso su pellicola in modo decisamente impressionante per l'epoca(1936), con un intera sequenza del suo volto che marcisce, si liquefa, rivelando lo scheletro ed il teschio, questo è probabilmente il primo vero caso di body-horror e decenni prima di film come "Cannibal Holocaust" per citarne uno famoso.
Tutto il processo è mostrato crudo e nudo su pellicola, con saltuari cambi sulle facce paralizzate dalla paura e all'orrore dei personaggi.
Per ultimo ma non meno importante, sono felice di poter citare il fatto che questo corto non è perduto ed è totalmente visibile su YT(ma vi consiglio di andarlo vedere solo se non siete facilmente impressionabili).
Dunque, per quanto mi piacerebbe continuare e ampliare discorsi lasciati senza punto, anche oggi il nostro tempo a disposizione è finito, ma non dovete preoccuparvi, di certo torneremo ad occuparci dei punti aperti in futuro, sempre qui su "L'Angolo del Perduto", io come sempre, vi dico un grande grazie per aver letto e viaggiato con me nel mondo del perduto.. Alla prossima!

"Il Sottobosco Vive, lunga Vita al Sottobosco"
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