Panico al Liceo (Koko Dai Panikku, 1978)
- TetsuyaHondo02
- 31 mag 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Regia: Sogo Ishii, Yukihiro Sawada
Sceneggiatura: Sogo Ishii, Ryuji Ohya, Fumio Konami
Produttore: Ryuji Ohya
Casa di produzione: Nikkatsu
Distribuzione: Nikkatsu
Fotografia: Yoshihiro Yamazaki
Montaggio: Akira Suzuki
Musiche: Space Circus
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Data di rilascio: 19 agosto 1978
Esordio alla regia di Sogo, già allora instancabile artigiano della cinepresa alla sua casa cinematografica Crazy Film Group: prendeva in prestito dalla Nihon University tutto l'occorrente per poter girare in libertà i suoi cortometraggi. Deciso a realizzare i suoi sogni su celluloide, uno dei suoi corti fu notato da una Nikkatsu in agonia dal 1971 e gli diede i fondi per adattarlo sul grande schermo. Lo diresse assieme a Yukihiro Sawada, anche lui veterano della N. Entrato a lavorare nel 1956, fu uno dei principali sostenitori della "New Action" della casa e debutta come regista nel 1970 con il yakuza eiga di "Melody of Rebellion", fino al suo ritiro definitivo nel 1999. Passa a miglior vita nel 2022 all'età di 89 anni.

A seguito del suicidio di uno studente per via della severità di un professore di matematica, Jono (Shigeru Yamamoto) decide di vendicarsi, sottraendo un fucile di precisione...

Seishun eiga talmente ad alta tensione che gronderete anche voi dal sudore, soprattutto per la miscela esplosiva tra poliziesco d'azione e documentario sulle dure condizioni di vita degli studenti nelle scuole giapponesi, illustrata senza filtri. Fotografia intensissima come il protagonista, colma di moviole e di riprese con la telecamera a mano, inclusi dei continui primi piani sui volti grondanti di sudore di Atsuko Asano (futura stella del piccolo schermo nel prossimo decennio) e Shigeru: il tutto montato senza intoppi e momenti morti, incorniciato dalle musiche irruente degli Space Circus che riescono ad animare la forte energia di Sogo nel raccontare l'intera vicenda nel film. Se esistesse una lista dei films prodotti dalla Nikkatsu al di fuori del disgustoso genere dei pinku eiga, sarei uno dei primi a vedermela in fondo.
Sogo è uno di quei registi incompresi in patria, ma celebrati all'estero: il suo stile punk e ribelle ne è la dimostrazione. Una sana boccata d'aria al di fuori dei filmetti a solo sfondo commerciale. Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del sito!
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