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Sole, Fieno, Fragole (Slunce, Seno, Jahody: 1984)

Regia: Zdenek Troska Sceneggiatura: Zdenek Troska, Petr Markov Casa di produzione: Filmové Studio Barrandov Fotografia: Josef Hanus Montaggio: Eva Bobkova Musiche: Karel Vagner Trucco: Frantisek Cizek Costumi: Marie Frankova --- Data di rilascio: 1° settembre 1984 Inizio di una trilogia di enorme successo nella ex-Cecoslovacchia, dove il regista non solo dirige a casa propria (Hostice, nella Boemia Meridionale), ma riuscì definitivamente a decollare con la sua carriera appena iniziata nel 1979: nel film a episodi "How a Man Gives Birth". Controverso per i suoi films a basso costo, tanto avversi alla critica ma notevolmente profittevoli nei cinema, come nel genere fiabesco; un esempio sopra tutti è "Princess Jasnenka and The Flying Shoemaker" (1987). Riuscì anche ad attirare i riflettori della polizia nel 2002 con il kolossal di "Angelic Face", dove il produttore Jiri Pomeje si fece prestare denaro dal fondo statale della Repubblica Ceca per lo sviluppo del cinema... il film fu un fiasco e Jiri non riuscì a ripagare i debiti: sotto inchiesta per frode finanziaria. Lascia definitivamente il mondo del cinema nel 2020 con il fiabesco "Enchanted Feather".

Lo studente Simon (Pavel Kikincuk), dopo un movimentato viaggio, approda in un villaggio dell'entroterra cecoslovacco: il suo obiettivo è dimostrare che le mucche possono produrre più latte, ascoltando musiche che possano stimolarle. Presto il villaggio entra in subbuglio ed il governo vuole sapere dell'invenzione di Simon...

Divertente istantanea della vita tradizionale dei villaggi isolati nell'allora Cecoslovacchia, dove la natura impera su tutto e ricambia con panorami da cartolina, popolate da persone che passano il loro tempo nei modi più disparati e creativi. Tra queste vi è la nonna degli abitanti che ospitano Pavel, capace di usare il suo letto come un auto improvvisata ed una cantante che si esibisce dalla sua finestra, sia felice che non; con i colori della fotografia lasciati al naturale, è sinfonia per gli occhi che per le orecchie: musica all'essenziale. Montaggio che non crea problemi, nemmeno per la trama trasparente. Antidepressivo da consigliare per qualsiasi cineterapista.


Ed è probabile che consiglierò il film anche a chi vorrebbe andare in vacanza in un luogo molto diverso, soprattutto ad agosto inoltrato. Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del sito!




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