Spiritualmente un Poliziotto (Spiritually a Cop, 1989)
- TetsuyaHondo02
- 20 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Regia: Shum Wai
Sceneggiatura: Shum Wai
Produttore: Yuen Sin-Kan
Casa di produzione: Golden Sun Light Production Co. LTD, Hatract Films LTD
Paese di produzione: Hong Kong, Cina
Distribuzione: Golden Princess Amusement Co. LTD
Coreografie: Mang Hoi, Siu Tak-Foo
Fotografia: Arthur Wong, Lau Hung-Chuen
Montaggio: Cheung Kwok-Kuen
Musiche: Tang Siu-Lam, Philip Chan Fei-Lit
Costumi: Dora Ng
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Data di rilascio a Singapore: 28 dicembre 1989
Data di rilascio a Hong Kong: 16 novembre 1991
Caratterista del cinema portuale come molti, esordì alla regia sfruttando il successo dei "ghost movies" dell'epoca come il "The Haunted Cop Shop" (1987), continuando a girare fino al 1991 con "The Master's Necklace". Vanta all'attivo un totale di 99 films come attore e altri 5 come sceneggiatore, ma come ci segnala HKMDB ha anche lavorato come assistente alla regia: vinse nel 1985 il premio di "miglior attore non protagonista" agli HKFA. Passa a miglior vita nel 2022 all'età di 71 anni.

Per le strade di Hong Kong bazzica un finto poliziotto (Lui Fong), rifiutato all'arruolamento per via della sua bassa statura: armato di pistola e manette giocattolo, riesce a combattere il crimine senza paura. Ma quando si ritroverà freddato da tre criminali durante una rapina in banca, resuscita come fantasma e continuerà a dare una mano nel risolvere il caso, ormai assegnato a una donna (Yukari Oshima).

Pazzesco delirio che fa' delle arti marziali e della "mo lai tau" (commedia dell'assurdo) slapstick il suo punto di forza, oltre alle comparse storiche del gongfupian portuale come Johnny Wang e Michael Chan Wai-Man. Per nulla noioso, è un'allegoria su come la polizia hongkongese si sia persa un possibile agente più efficiente di altri suoi colleghi seduti a scaldare il luogo di lavoro: la fotografia illustra l'oscurità nella quale vaga il nostro protagonista, tra il neon della metropoli hongkongese e l'oscurità tagliente dove si addentreranno i veri agenti di polizia, dopo le sue scorribande. Montato discretamente e dalle musiche prese in prestito da altri films portuali, insieme a vari sketch un po' datati, è un prodotto che non rivedrei nuovamente...
Morale? Non rifiutate aspiranti poliziotti come Lui, potrebbero ripulire una città a tempo record dalla criminalità... seguendo l'esempio di Eastwood. Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del sito!
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