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  • King Kong(1933)-La "Spider Pit Sequence"-Come una sequenza perduta catturò il mondo-

    Avvertenza!! Il seguente contenuto potrebbe turbare alcune persone(sopratutto aracnofobiche), si consiglia la lettura ad un pubblico maturo e/o non facilmente impressionabile. Eccoci tornati alla rubrica "L'Angolo del Perduto", alla sua terza puntata effettiva! Un caloroso benveuto e un altrettanto caloroso bentornati a tutti quegli che tornato, assetati di conoscenza sul cinema ormai dimenticato, nascosto, perduto! Nel viaggio di oggi ci stacchiamo un attimino dalla tematica dei primi due appuntamenti, di cui l'argomento comune era il famoso romanzo di Leroux "Il Fantasma dell'Opera" (rispettivamente dedicati a "Das Gespenst im Opernhaus" e "El Fantasma de la Opera 1934/1960"), quest'oggi siamo diretti in un posto molto più crudo e inospitale del teatro Garnier di fine 1800, si parte alla volta dell'Isola del Teschio, seguitemi in questa nuova avventura de "L'Angolo del Perduto"! L'Ottava Meraviglia del Mondo, la nascita di Kong Come dico sempre, ogni storia ha uno o più protagonisti, nel nostro caso.. No, non si tratta di Kong, almeno non ancora, i nostri protagonisti sono il visionario Willis O'Brien(1886 – 1962) e Merian C. Cooper(1893 –1973). Ma chi sono questi signori e perchè sono così importanti per la nostra storia di oggi? Il regista Merian Cooper(a sinistra) e il maestro dello stop motion Willis O'Brien(destra) Willis O'Brien, anche soprannominato Obie fu l'artefice degli effetti speciali che noi possiamo ammirare ancora oggi nel film, vale a dire fu lui(insieme ad un equipe, sia chiaro) ad animare in primis Kong ma anche tutti i dinosauri e creature presenti sull'Isola del Teschio, possiamo dire che in parte fu grazie ad O'Brien stesso se King Kong è diventato realtà.. Il regista Merian Cooper ebbe l'idea di girare un film su un luogo perduto con creature preistoriche dopo un visita al museo americano di storia naturale, d'apprima l'idea fu quella di avere per protagonista un Drago di Komodo, animale da poco scoperto in quegli anni, ma Cooper stesso cambiò idea e decise di usare come creatura un gigantesco gorilla, animale da lui molto amato, l'idea c'erà ma mancavano i fondi, almeno in un primo momento. Cooper sapeva che l'unico modo per trasportare su schermo la sua visione era quella di usare la tecnica passo uno(o stop motion) e per questo per convincere i dirigenti a produrre il film fece rispettivamente vedere il cortometraggio(mai tristemente ultimato però) Creation del 1931 ma sopratutto il sempre capolavoro Il Mondo Perduto del 1925, tratto dall'omonimo romanzo di Sir Conan Doyle( che presto o tardi vedremo in dettaglio anche qui sul Sottobosco del Cinema, nuff said ), questi due film avevano in comune l'essere animati a passo uno da O'Brien, il Mondo Perduto del 1925 fu il "primo film" che fece "tornare in vita" le affascinanti creature preistoriche, seppur sia vero che prima di questo film, altri portarono in scena i dinosauri, e pure lo stesso O'Brien lavorò a film sui dinosauri ben molto prima, addirittura agli inizi del 1900, il Mondo Perduto fu il primo film che ricevette molta notorietà. Ed il cerchio si è chiuso, O'Brien e Cooper(assieme anche allo scrittore Edwar Wallace e sopratutto a Ernest Schoedsack coo-regista) riuscirono a convincere la RKO a produrre il film King Kong, che nel 1933 letteralmente meravigliò il pubblico ed il resto e storia nota, o quasi.. Gli Orrori che mai furono nell'Isola del Teschio Foto di scena che mosta le spaventose creature che mai furono E' chiaro che ogni film abbia qualcosa di eliminato o cambiato, con varie sequenze tagliate in fase di montaggio o dopo revisioni successive, ma nessuna è riuscita a diventare leggendaria come la "Spider Pit Sequence", questo perchè, dietro ad essa girano tante voci e leggende, ma noi come sempre qui sul Sottobosco, cercheremo di fare un pò di chiarezza, qualora sia fattibile, prima di tutto, analizziamo i fatti disponibili in modo sintetico, prima di andare a vederli in modo approfondito: Cos'è la "Spider Pit Sequence"? Come il nome indica, è una sequenza ambientata in un baratro pieno di ragni(giganti) e altre creature orrende. Perché è così famosa? La fama si deve al fatto che venne tagliata dopo la prima visione di prova e da allora non si è più avuto notizia di essa, tranne foto di scena e dicerie varie La "Spider Pit Sequence" è totalmente perduta? Purtroppo, non è rimasto nulla da visionare, come accennato, solo foto di scena o concept art ci rimangono oggi. Dunque, ora vediamo i fatti in modo più approfondito e sempre cercando di un perderci fra le nebbie del cinema perduto Kong e i marinai della "Venture" Per chi ha visto il film originale del 1933(ma anche il bellissimo remake di Jackson del 2005) ricorderà la famosa scena in cui il gorillone fa oscillare un tronco caduto di un albero sospeso su un baratro con i marinai sopra, ebbene, nel film che noi possiamo vedere oggigiorno, la scena si conclude con i poveri marinai(escludendo Jack Driscoll e il regista Carl Dehnam) che vengono buttati giù nel baratro verso la morte certa, o almeno così è oggi, ma in originale, gli sfortunatissimi marinai caduti non hanno una molto più "bella" morte da impatto, infatti sopravvivono quasi tutti, cadendo chi nel fango(che attutisce la caduta), sopravvivono sì, ma solo per essere divorati da creature ben peggiori dei dinosauri fino ad ora affrontati, perfino peggiori di Kong stesso, infatti, vengono tutti uccisi e divorati da spaventosi ragni e insetti giganti. Il tronco caduto sul fondo del baratro Un destino ben peggiore della semplice morte per caduta, direi. Ma vediamo in dettaglio le spaventose creature che infestano l'Isola del Teschio, includendo anche i nomi con i quali sono più noti questi animali terrificanti: Great Spider (anche chiamato " Huge Spider ") E' il più grande dei ragni che compaiono nella scena, da non confondere con.. Giant Spider (conosciuto anche come " Trapdoor Spider ") Questo è probabilmente il modello con più foto rimaste oggi, del perché abbia quegli occhi simil-umani non ne ho proprio idea. Octopus Insect (anche chiamato " Tentacle Bug " o " Insect with Octopus arms ") Di questo modello, non esistono veri e propri stills, la foto qui sotto viene dal film "The Black Scorpion" del 1959, ma ci arriveremo fra poco.. Two Legged Lizard (anche chiamato " Polysauro ") Uno strano rettile con due sole zampe(curiosità: di questa creatura è rimasta una piccola traccia nel film finale) Giant Lizard( chiamato anche " Giant Iguana ") Una semplice lucertola, relativamente normale di aspetto, seppur gigante. Altre creature varie Almeno nei concept e in alcune foto di scena si possono notare altre diverse creature, fra cui: ragni normali, un granchio gigante e serpenti. E' doveroso citare il fatto che molti di questi modelli, originalmente comparsi in King Kong furono poi utilizzati in vari film seguenti, sia come creature viventi, ma molto più spesso sotto forma di props, possiamo citare, giusto a titolo di esempio: Il già accennato Octopus Insect e il Giant Spider nel film "The Black Scorpion"(sotto forma di creature viventi/ lo stesso O'Brien realizzò il film fra l'altro) Il Giant Spider,Great Spider e la Two Legged Lizard nel film "You'll Find Out(sotto forma di props) Voci e leggende dall'Isola del Teschio Uno dei vari motivi per cui questa sequenza perduta è diventata così famosa si deve al presunto(ma anche qui, è solo presunto) motivo del perché fu eliminata dal film, infatti si dice(almeno fra i più) che questa scena fosse presente effettivamente nel film completo, ma che durante una proiezione di prova(secondo le fonti, nel 1932-33 a San Bernandino, California) per testare le possibili reazioni del pubblico al film, quando la sequenza del baratro comparve sullo schermo, molti spettatori(ricordiamoci che siamo nel 1933) scapparono fuori terrorizzati nel vedere quelle terrificanti creature divorare i marinai, quegli che rimasero ancora al loro posto, non prestarono molta attenzione al film dopo quella scena, ma parlarono di quello che avevano visto nel baratro, sempre secondo la versione più diffusa, di conseguenza, Merian Cooper tagliò quella scena, sostituendola con quella che purtroppo abbiamo noi oggi, dove i marinai muiono per la caduta. C'è da dire che questa è la versione dei fatti più famosa e accettata ma non l'unica, di seguito altre varie versioni del perché la scena non è arrivata a noi oggi: Cooper stesso disse che la scena fu tagliata perché interferiva con il ritmo del film (plausibile, anche perché, a che pro Cooper avrebbe dovuto mentire?) La scena non è mai veramente esistita, ma fu solo un test a se stante(vale a dire in principio non doveva essere parte del film) (Non esistono prove per affermare che non avrebbe dovuto far parte del film) Non venne mai girata, seppur effettivamente programmata e sullo script originale(e le varie revisioni dello stesso) (La spiegazione, seppur semplice ed efficente, non tiene conto dei vari modelli e foto di scena che abbiamo e nemmeno delle testimonianze di alcuni addetti ai lavori, di Cooper, O'Brien* e Steiner**, che in primis erano collegati alla produzione del film) *O'Brien stesso affermò che la sequenza con i ragni giganti fu uno dei suoi migliori lavori in assoluto ** Max Steiner compose la colonna sonora di King Kong Come potete vedere ci sono varie "teorie" del perché la "Spider Pit" è andata perduta, alcune più probabili, altre più fantasione. Varie foto di scena rimaste fino a noi. E qui teoricamente avremo finito con il nostro viaggio, ma c'è un ultima cosa che vorrei citare, una piccola chicca, una sorpresa finale diciamo, e sarebbe lo script originale di King Kong riguardante la scena del baratro!: EXT. RAVINE BOTTOM - DAY The log and the man fall to the ravine bottom. EXT. RAVINE BOTTOM - MED. SHOT - DAY They land in the mud. EXT. LOG - FULL SHOT - DAY Kong on the bank yammers down at the men who have fallen. Driscoll can be seen in the cave below. EXT. RAVINE BOTTOM - LONG SHOT - DAY The men at the bottom of the ravine are attacked by giant insects who come out of caves and fissures to eat them. EXT. RAVINE BOTTOM - CLOSE UP - DAY The surprised face of a sailor lying in the mud as he see this. EXT. RAVINE BOTTOM - CLOSE UP - DAY Face of another sailor staring up in horror from the mud. EXT. RAVINE BOTTOM - CLOSE UP - DAY Face of a third sailor in the mud, horrified as he sees -- EXT. RAVINE BOTTOM - MED. SHOT - DAY An insect with octopus arms takes a man. (Projection) EXT. RAVINE BOTTOM - SEMI CLOSE UP - DAY Its arms wind around the struggling man. EXT. RAVINE BOTTOM - SEMI CLOSE UP - DAY Two men on their backs staring up at a spider who attacks them. (Projection). EXT. RAVINE BOTTOM - CLOSE UP - DAY The face of a fourth sailor, fallen in mud, staring in horror as he sees -- EXT. RAVINE BOTTOM - FULL SHOT - DAY A giant lizard takes a man. EXT. CAVE - FULL SHOT - DAY Kong on the bank senses Driscoll's presence in the cave below. PAN down to the cave with Driscoll. He looks up, warily watching for Kong above. Continued to PAN DOWN revealing a huge spider climbing up on a vine from the ravine bottom to the cave. EXT. CAVE - MEDIUM SHOT - DAY Driscoll in his cave notices the vine shake. He looks down to see -- EXT. RAVINE - FULL SHOT - DAY The spider coming up the vine. (Previous angle) EXT. CAVE - MEDIUM SHOT - DAY Driscoll whips out his knife and starts cutting the vine. EXT. CAVE - FULL SHOT - DAY Driscoll cuts the line just in time to prevent the spider reaching him. The giant insect falls to the ravine bottom. PAN UP to Kong again. He reaches in the cave trying to get Driscoll. EXT. CAVE - MEDIUM SHOT - DAY Driscoll eludes the hand, stabbing at it. EXT. LOG - MED. SHOT - DAY Denham watching from his shrubbery on the far side. REVERSE ANGLE. EXT. LOG - FULL SHOT - DAY Kong tries to reach Driscoll who backs about the cave, stabbing with his knife. EXT. CAVE - MEDIUM SHOT - DAY Driscoll succeeds in stabbing Kong's hand. Ed eccoci arrivati alla fine del nostro terzo viaggio nel cinema perduto, io come sempre, vi do appuntamento alla prossima avventura, grazie di aver viaggiato con me! "Il Sottobosco Vive, Lunga Vita al Sottobosco"

  • La Guida di Dejima sul Rock 'n Roll Giapponese (Group Sounds)

    A seguito dell'arrivo dei The Ventures in Giappone nel maggio del 1962 con Bob Bogle e Don Wilson, ci fu un notevole apprezzamento del loro genere in tutto il paese: quando la band ritornò e fu al completo nel gennaio del 1965, divennero di casa! Quando fu rilasciato il singolo " Diamond Head " nello stesso anno, negli USA fu al 70° posto per ascolti, ma fu al primo posto tra Hong Kong e Giappone, divenendo il primo singolo da un milione di copie ad essere venduto nell'arcipelago. Ebbero un successo così clamoroso che diedero slancio al boom della chitarra elettrica nel paese (descritto in patria come " eleki boom "), tanto che il produttore locale di chitarre Guya faticava parecchio a soddisfare la domanda e chiese aiuto ad altre industrie come la Victor (conosciuta negli USA come " JVC "): solo nel 1965 furono costruite in Giappone un totale di 760.000 chitarre elettriche, un record tutt'oggi rimasto imbattuto. L'influenza definitiva del rock 'n roll fu data anche dall'arrivo dei Beatles al Nippon Budokan di Tokyo il 30 giugno del 1966 , accolti freddamente anche a causa dell' opposizione dei nazionalisti (furono mobilitati ben 35.000 uomini tra agenti di polizia e pompieri, rendendo di fatto blindata la città) che manifestarono durante il loro concerto e con un pubblico che fu spostato al primo e al secondo piano dell'arena, per evitare che qualsiasi cecchino dei nazionalisti fosse nascosto tra la folla (chi si alzava o fischiava rischiava di venire arrestato). Umiliati dalla loro esibizione, continuarono il loro tour in Asia e partirono il 3 luglio per le Filippine, ma l'influenza non sfuggì per nulla agli occhi di altre future band. La nascita dei "Group Sounds" Dopo il prologo di poco prima, il movimento trovò il nome per puro caso, durante la partecipazione di Jackey Yoshikawa and His Blue Comets in uno show televisivo di Yuzo Kayama. Kayama stesso scherzò sulla non proprio riuscita pronuncia inglese di "lock 'n lorr" da parte di Yoshikawa, invitandolo così a coniare un termine inglese capace di essere usato senza difficoltà dai giovani giapponesi del tempo: fu così che nacque l'espressione " Group Sounds " ( グループ・サウンズ, lett. " Gurupu Saunzu "), che apparve a macchia d'olio sui mass media. La fusione tra il kayokyoku e la musica occidentale era completa. I due simboli della " eleki boom ": Takeshi Terauchi e Yuzo Kayama Takeshi (1939-2021) fu colui che più di tutti fu influenzato dai The Ventures , ma dal ritmo più veloce e freneticamente pizzicato. Iniziò la sua carriera esibendosi in numerose basi americane con gruppi come gli Honshu Cowboys , per poi crearsi un suo gruppo ( Blue Jeans ) e anche una sua etichetta discografica ( Teraon ) nel 1967. Riformati i Blue Jeans nel 1969, continuarono sino alla dipartita di Takeshi nel 2021. Yuzo (1937-), stella sia del cinema che della musica, sempre grazie ai Ventures si creò un genere tutto suo della surf music , dove nel 1965 vinse il Disco d'Oro per " Kimi to Itsumademo " (Amore per Sempre) e all'epoca fu il disco più venduto nella storia della discografia giapponese! Ritiratosi di recente, nel 2017 ha suonato il tema delle Olimpiadi di Tokyo del 2020 (" Tokyo Gorin Ondo "), un moderno riarrangiamento dell'omonima canzone del 1964. La lista delle band ascrivibili ai "Group Sounds", selezionate da Dejima The Spiders Membri: Hiroshi "Monsieur" Kamayatsu, Jun Inoue, Masaaki Sakai, Shochi Tanabe, Takayuki Inoue, Mitsuru Kato e Katsuo Ohno Periodo di attività: 1961-1970 Molti ex-membri della band sono tutt'ora attivi nell'industria musicale, soprattutto il futuro compositore della colonna sonora di Detective Conan , Katsuo Ohno... ad eccezione di Hiroshi (passato a miglior vita nel 2017) e Takayuki (stesso verdetto nel 2018). Cercarono di raggiungere notorietà a livello internazionale, viaggiando in Europa e negli USA, tanto da apparire nello show televisivo britannico di " Ready, Steady, Go! ", ma senza successo. Collezionarono una serie di enormi successi su vinile, tra cui il loro singolo più venduto in assoluto (" Yuhiganaiteiru ", 1.200.000 di copie) e anche una longeva serie di films in patria. The Mops Membri: Mikiharu Suzuki, Hiromitsu Suzuki, Taro Miyuki, Masaru Hoshi e Kaoru Murakami. Periodo di attività: 1966-1974 Fondata da un gruppo di studenti liceali, all'inizio erano molto simili ai The Ventures nel rock strumentale, per poi evolversi nel ramo psichedelico grazie agli acquisti del loro manager: da San Francisco si portò a casa numerosi dischi di gruppi hippie americani come i Jefferson Airplane . Fu così che venne considerata la prima band rock psichedelica del Sol Levante, dove nel novembre del 1967 rilasciarono il singolo di " Asamade Matenai ", salito al 38° posto negli ascolti in Giappone. Nell'aprile del 1968 rilasciarono numerose cover di alcuni singoli statunitensi come " San Franciscan Nights " e " White Rabbit ", per poi spostarsi nel genere blues e hard rock agli inizi degli anni '70, dove collezionarono altri successi come " Gekko Kamen " (Maschera al Chiaro di Luna) e " Goiken Muyo " (Nessuna Scusa), apparsi nelle liste nel 1971. Dopo il disfacimento della band nel maggio del 1974, Hiromitsu divenne un attore sia cinematografico che televisivo e suo fratello Mikiharu si ritrovò nel management di alcuni artisti. Il gruppo tornò alla ribalta nel 2001, dopo il rilascio del disco di " Nuggets II " con il brano di " I'm Just a Mops "... The Tempters Membri: Kenichi Hagiwara, Yoshiharu Matsuzaki, Toshio Tanaka, Takaku Noburo e Hiroshi Oguchi. Periodo di attività: 1966-1971 Specializzati nelle cover dei brani targati Rolling Stones , all'epoca il secondo gruppo più popolare dopo i The Tigers . Sono gli autori di " Emerald: No Densetsu " (Leggenda dello Smeraldo), brano che rimase il primo per ascolti per oltre due settimane in Giappone e nella Top 10 per altre 13, vendendo un totale di 1 milione di copie. La band fu il trampolino di lancio per la carriera di attore di Hagiwara, che di lì a poco avrebbe sfondato nel piccolo e grande schermo; Oguchi avrebbe fondato la band Vodka Collins , del genere glam rock . The Tigers Membri: Kenji Sawada, Ittoku Kishibe, Shiro Kishibe, Kahashi Katsumi, Taro Morimoto, Minoru Hitomi e Nobuo Satake. Periodo di attività: 1967-1971, 1981-1983 Originariamente soprannominati " Sally & The Playboys ", per poi passare a " The Funnies " al loro esordio nel club " Nanba-Ichiban " di Osaka: superata brillantemente la loro audizione, gli fu garantito un contratto di 7.000 yen. Notati da Yuya Uchida, li portò alla Watanabe Productions ed esordirono nello show televisivo di " The Hit Parade ". Koichi Sugiyam a, che sarebbe stato il loro futuro compositore, gli fece cambiare nome nelle celeberrime "tigri". Il loro primo singolo " Boku no Mary " (Mia Maria) non vendette bene, ma grazie al " Mona Liza no Hohoemi " (Il Sorriso di Mona Lisa) consolidarono la loro carriera di idols. Per l'epoca fecero impazzire intere schiere di ragazze per il loro andare in un salone di bellezza per prendersi cura dei loro capelli, ed apparirono nella prima pagina della rivista " Rolling Stones " nel marzo del 1969. Perseguitati dalle riviste e dai media, si separarono pubblicamente in un ultimo concerto al Nippon Budokan nel gennaio del 1971: Sawada in seguito riuscì a riunire i resti dei Group Sounds nel primo supergruppo giapponese dei Pvg ... The Golden Cups Membri: Tokimune Hirao, Masayoshi Kabe, Eddie Ban, Kenneth Ito e Mamoru Manu. Periodo di attività: 1966-1971, 2003-oggi Agli inizi si facevano chiamare " Group & I ", per la loro forte influenza dal rock 'n roll trasmesso dalla Far East Network statunitense nella loro base di Honmoku a Yokohama: iniziarono a fare cover di singoli famosissimi negli USA come " Hey Joe " e " Got My Mojo Workin' " e diventarono ospiti fissi della discoteca Golden Cup nei pressi della base militare, così alla fine assunsero il nome che conosciamo tutt'oggi. Presto ebbero una posizione in uno show televisivo mattutino della NHK , " Young 720 " e un accordo con la Capitol ( Toshiba ). Nel 1968 pubblicarono il loro primo album e fu subito successo con il brano di " Nagai Kami no Shoujo " (Ragazza dai Capelli Lunghi), il loro più grande successo. La loro fruttuosa carriera si interruppe all'improvviso a causa di un incendio all'interno di un club ad Okinawa, durante la vigilia di Natale del 1971: tutti i loro strumenti andarono perduti assieme alle fiamme e si separarono immediatamente dopo i fatti. Nel 2003, la band si riunì per un concerto di nostalgia a Yokohama e rilasciarono il loro album, registrato in diretta. Jackey Yoshikawa and His Blue Comets Membri: Jackie Yoshikawa, Tadao Inoue, Kenji Takahashi, Tsunaki Mihara e Sumio Shiratori. Periodo di attività: 1957-2021 Originariamente nota con il nome di " The Blue Comets ", nel 1963 cambiarono nome con l'arrivo di Jackie ed esordirono con " Aoi Hitomi " (Occhi Blu): un immediato successo sia all'estero (100.000 copie) che in madrepatria (500.000 copie). Vincitori del Japan Record Award nel 1967 con il loro più grande successo in assoluto di " Blue Chateau ", che vanta più di un milione di copie vendute, rappresentò il picco del movimento dei Group Sounds e apparvero anche nel " The Ed Sullivan Show ". Furono la prima band a venire invitata al Kohaku Uta Gassen di capodanno. Nel gennaio del 1971 rilasciano il loro ultimo successo, " Ame no Hymn ", giunto al 65° posto negli ascolti locali: e già ad ottobre tre dei loro membri lasciano la band, tra cui Tadao, che sfortunatamente si tolse la vita nel 2000 a causa di un intervento fallito alla retina di un occhio. Nel maggio del 2020 passa a miglior vita il capo della band e da allora i riflettori su di loro si sono definitivamente spenti. Village Singers Membri: Hisashi Komatsu, Michio Shimizu, Tetsuo Koike, Yutaka Hayashi e Kazuomi Sasai. Periodo di attività: 1966-1971, 2002-oggi Originariamente noti come i " The Folk Trekkers ", il nome attuale fu scelto per via della meta bohémien di Greenwich Village a New York. Esordiscono nell'ottobre del 1966 con il folk rock di " Day Break ", non un grande successo... ma nell'agosto del 1967, con " Barairono Kumo " ebbero finalmente un'ampia risonanza: 600.000 copie vendute. Nel febbraio del 1968, il loro quinto singolo di " The Girl with Brown Hair " conquistò il settimo posto degli ascolti locali, fino ad arrivare al loro picco dell'agosto dello stesso anno con canzoni meteore come " Hoshi ga Furumade ". Nel giugno del 1971, la band fu sciolta e nel 2002 si ebbe il ritorno alla cronaca della cover di The Girl with Brown Hair da parte di Hitomi Shimatani come jingle pubblicitario, tanto da riportare alla riunione definitiva della band, attiva tutt'oggi. Ox Membri: Toshio Fukui, Yuji Iwata, Shiro Okada, Hideto Noguchi e Yusuke Taura. Periodo di attività: 1967-1971 Nata nel novembre del 1967 da due ex-membri dei The Kings , prima del loro esordio ufficiale erano soliti esibirsi nei jazz café di Osaka e per via del loro cascare a terra sul palco, tra cui il perdere i sensi per via dell'entusiasmo al di sopra delle righe, li fece decollare in termini di popolarità... soprattutto dal pubblico femminile. Nel maggio del 1968 esordiscono nel mondo discografico con " Girlfriend ", arrivato al sesto posto in termini di ascolti. Seguono altre meteore come " Dancing Seventeen " (28° posto) e " I'm on Fire " (18° posto), riuscendo ad avvicinarsi in termini di popolarità ad altri gruppi come i Tigers ed i Tempters . I loro concerti subirono numerose polemiche da parte del Ministero dell'Educazione e dai mass media per gli svenimenti della band, che in seguito si rivelarono pura finzione. Dopo il declino del genere, fecero un ultimo concerto al jazz café " ACB " di Ikebukuro e la band si sciolse a metà del 1971. Cosa resta del movimento, ai giorni nostri? Si stima che al picco del suo boom, il movimento contava circa 300 gruppi: il picco massimo delle loro produzioni discografiche arrivò nell'estate del 1968, con un totale di 100 dischi rilasciati per ogni band. Il boom è durato per un totale di 5 anni, dal 1967 al 1969, fino al suo esaurimento totale nel 1971. Tutt'oggi vi sono alcune band che vogliono ricordare quei tempi magici, tra cui i The Captains da Sendai (fondati nel 2001 e giunti sotto i riflettori nel 2005 con il loro primo singolo " Fall in Love with Me ") e la defunta band dei The Shallows , originaria di Tokyo. Dove potete trovare altre informazioni sui "Group Sounds" - la mia playlist di Spotify ( Japanese Rock 'n Roll Classics ) - il canale di un appassionato del genere ( GSiloveyou ) - la mia lista di Letterboxd sulle loro apparizioni cinematografiche ( Film Giapponesi sul Rock and Roll ) - un articolo della BBC su uno dei "jazz club" più iconici di Tokyo

  • La Trilogia della Gatta Giocatrice d'Azzardo (1965-66) | Quando Una Donna si Infiltra in Una Yakuza per Vendicare la Morte di Suo Padre

    Cari spettatori di Dejima, benvenuti in quest'altro appuntamento speciale con voi, dove il sesso opposto infrange uno dei tanti stereotipi del genere yakuza eiga : il protagonista uomo. Chi era Haroyasu Noguchi? All'anagrafe Shigeichi Noguchi, lascia la facoltà di letteratura dell'Università di Keio e si iscrive alla Nikkatsu nel 1935. Trova immediatamente lavoro come assistente alla regia al fianco di Kurata Fumihito. Al termine del decennio, esordisce come regista in " The Front Line of the Pavement " (1939), usando lo pseudonimo di Noguchi Hiroshi. Durante la WW2, la casa fu assorbita dalla Daiei e Haroyasu fu costretto a ripiegare sulla Shochiku per lavorare ancora come assistente. Terminata la guerra, nel 1954 torna al quartier generale ed esordisce nuovamente con " Trigger Happy ". In breve tempo si ritrova ad essere uno dei cineasti che tiene in piedi la casa, tanto da dirigere nel 1967 l'unico kaiju eiga di essa: " Gappa: il Mostro che Minaccia il Mondo ". Nello stesso anno passa improvvisamente a miglior vita per via di un infarto al miocardio, mentre stava lavorando al yakuza eiga di " The Kanto Region is Also Expanding ", diretto postumo da Kazunari Takeda. Aveva compiuto 54 anni. La Gatta Giocatrice d'Azzardo (Toba no Mesu Neko, 1965) Yuriko ( Yumiko Nogawa ) è una presenza costante nella bisca clandestina di Arikawa, mascherata dalla sua azienda di trasporti. Affascinata dal lancio di dadi e dal suo lanciatore Seiji ( Hideaki Nitani ), decide di indagare sulla morte di suo padre, avvenuta un anno prima. Si infiltrerà in una yakuza e l'investigatore Endo (Tatsuya Fuji) andrà sulle sue tracce... Bizzarra analisi clinica sul comportamento selvaggio delle yakuza nelle bische, tra sotterfugi e cifre notevolmente alte, viste da una protagonista che rompe il ghiaccio del tipico personaggio femminile ingenué che assiste inerme allo spargimento di sangue tra di loro: è una femme fatale capace di spargerlo anche lei. Più un noir che un gambling movie/yakuza eiga , Yumiko si tatua alcune parti del corpo che non sfuggiranno agli occhi di altri giocatori, con una fotografia di stampo documentaristico sui trucchi per scoprire se un dado è pieno/vuoto e sulle regole di tali bische. Hideaki perfetto nell'esserci da illustratore di tale mondo sommerso, con un montaggio discreto e dalle musiche da incorniciare il film nell'orbita noir. Eccellente anche la polizia con Tatsuya, con il fiato sulla nuca nei confronti di queste mine vaganti. La Donna Giocatrice d'Azzardo (Toba no Mesu Neko: Suhada no Tsubo Furi, 1965) Yuriko (Yumiko Nogawa), a seguito della morte del suo fidanzato Seiji (Hideaki Nitani), vagabonda da città a città e diviene dipendente dal gioco d'azzardo. Un giorno, riesce a salvare un uomo perseguitato da una yakuza, che è la copia esatta del suo ragazzo deceduto... Aggiustato il "noir da accetta" del primo film, Noguchi si supera con la fotografia, soprattutto sulla pelle della protagonista Yumiko. Gradevole la sua caratterizzazione, ormai matura e consapevole di vivere in un mondo dove i dadi in avorio possono costare la vita a qualcuno. Migliorano le coreografie e anche la colonna sonora, capace di accompagnare il duo Yumiko-Hideaki in questa traversata che tracimerà sangue come nel primo capitolo... La Vendetta della Donna Giocatrice d'Azzardo (Toba no Mesu Neko: Sutemi no Shobu, 1966) Yuriko (Yumiko Nogawa) si trasferisce in un'altra città: nel mentre riesce a bloccare, accidentalmente, il borseggio di un contratto conteso tra due clan rivali. Viene così convocata dal boss Gunji (Daizaburo Hirata) e finirà nel mirino del braccio destro del boss rivale Koichi (Eiji Go), ossia dal provocatorio Kokichi (Jo Shishido)... Degna conclusione di una trilogia funesta, qui meno pesante dei soliti canoni da noir all'americana: inquadrature panoramiche e la presenza carismatica di Shishido, affidabile pistolero e instancabile genio dell'astuzia... ma incredibilmente contenuto, per il suo ruolo. Yumiko maturatissima e qui raggiunge lo status di femme fatale , circondata da numerosi lupi e lei li tiene a bada senza alcuna paura. Coreografie scorrevolissime in una sceneggiatura che non propone nulla di nuovo, ma che riesce di nuovo nell'intento di essere un'istantanea del mondo delle bische clandestine. In conclusione... La trilogia, grazie al personaggio di Yuriko, ebbe il merito di lanciare la longeva saga della "peonia rossa" a cura della Toei . Anche Hibotan (Sumiko Fuji) è alla ricerca dell'assassino di suo padre... e finirà per essere una spiccata giocatrice d'azzardo. E diede le fondamenta anche per future "yakuza ladies" come Meiko Kaji (di cui ne avevo già parlato nel secondo capitolo della celeberrima " farfalla vagabonda di Ginza ").

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    Benvenuti nell'isola virtuale di Dejima. Isola dove la cultura prevale sulla mediocrità. 17 ore fa Tempo di lettura: 2 min La Paura Dietro la Porta (Au-Delà de la Peur, 1975) Regia: Yannick Andréi Sceneggiatura: Yannick Andréi Produttore: Jacques Bar, Robert Velin Casa di produzione: Cité Films, Coralta... 2 giorni fa Tempo di lettura: 2 min Spiritualmente un Poliziotto (Spiritually a Cop, 1989) Regia: Shum Wai Sceneggiatura: Shum Wai Produttore: Yuen Sin-Kan Casa di produzione: Golden Sun Light Production Co. LTD, Hatract... 3 giorni fa Tempo di lettura: 2 min Un Fischio nel Mio Cuore (Kotan no Kuchibue, 1959) Regia: Mikio Naruse Soggetto: Nobuo Ishimori Sceneggiatura: Shinobu Hashimoto Produttore: Tomoyuki Tanaka Casa di produzione: Toho... Tutti gli articoli Resta informato sui nostri futuri articoli. E tranquillo, saranno degni di essere visti. E-mail Iscriviti Grazie per essere partecipe del nostro progetto! Linktree "Le pagine erano popolate dalle persone che avevo incontrato nella mia vita. Ero ormai parte dell'universo che avevo creato." Tony Leung Chiu-Wai, 2046 Contact Qualità Non scriviamo articoli per acchiappare click. Scriviamo per passione. Serietà Niente tifoseria, niente propaganda. Solo fatti e neutralità. curiosità Esploriamo, dove possibile, ogni angolo remoto del mondo per i nostri articoli. Felicità Motivo per il quale abbiamo abbracciato tale mestiere. Scrivere è libertà. LA FARFALLA SUL MIRINO [1967] "Faccio film che non hanno senso e che non fanno soldi." Seijun Suzuki (1923-2017)

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    La squadra al completo! In ogni comunità che si rispetti, anche la squadra che la gestisce deve essere alla sua altezza. Ti presento le persone che animano il nostro sito... Direttore TetsuyaHondo02 Degustatore a tempo pieno del cinema e instancabile studente di usi e costumi ignoti o dimenticati al giungere del terzo millennio. Conosciuto altrove come "Arthur Melville", soprannome nato da una fusione tra l'inventore del giallo Arthur Conan Doyle e il maestro del noir francese Jean-Pierre Melville. Collaboratore Mr. D. Pivot Salve a tutti, sono D. Pivot, un semplice appassionato che ha deciso di aprire un blog, talvolta collaborando con alcuni "colleghi" in altri blog, pace. Collaboratore Pejo Online dal 2014.

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    "Nessuna notte è così lunga da impedire al sole di sorgere." Yukio Mishima Quello che a noi pare! Consiglio l'ascolto del video qui a fianco, per apprezzare a pieno la lettura dei nostri articoli... possibilmente accompagnato da qualche bibita dissetante. Quando una caffetteria divenne il principale punto d'incontro per i dissidenti giapponesi degli anni '30 Nata nel 1934, all'epoca divenne uno dei punti caldi per manifestare in segretezza il proprio dissenso nei confronti del sempre più... La tragica storia di Takiji Kobayashi, scrittore e martire della libertà in Giappone Autore di diversi romanzi a sfondo marxista, innocente vittima della polizia del dissenso giapponese: martirio da ricordare per la...

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